Per irsutismo si intende la crescita anomala, di peli terminali, in sedi dove sono normalmente assenti in persone di sesso femminile. Sebbene raramente sia espressione di malattie gravi, viene vissuto come un evento psicologicamente invalidante dalle pazienti. L’irsutismo interessa il 5-15% delle donne e le zone androgeno-dipendenti più colpite sono: viso, mento, collo, petto, area ombelico-pubica e cosce.
In senso stretto si definisce ipertricosi l’eccesso di sviluppo dei peli nelle regioni in cui questi sono normalmente presenti nella donna. Se ne distinguono forme primitive (congenite) e secondarie, a loro volta localizzate o diffuse.
Le recenti innovazioni tecnologiche hanno reso la laserterapia sempre più sicura ed efficacia, pur necessitando di diverse sedute per il raggiungimento di un risultato ottimale anche sotto il profilo estetico. Queste sorgenti laser, da non confondere con la luce pulsata, più in uso presso centri di estetica, sono guidate da un cromoforo (bersaglio) ben preciso, costituito dalla melanina contenuta nel pelo. In questo modo l’energia viene veicolata nel punto designato, evitando, in tal modo, di provocare danni al tessuto circostante.
Già a partire dalle prime sedute, i risultati sono ben evidenti e privi di complicanze comuni,