Con il termine di adiposità localizzate si intende la presenza di un eccesso di cellule adipose (grasso) in zone specifiche del corpo. Sedi tipiche dell’adipe sono i fianchi (le cosiddette maniglie dell’amore), i glutei, l’addome e l’interno delle cosce.
Queste sedi, in soggetti predisposti, diventano una zona preferenziale di accumulo dei lipidi in eccesso. Colpisce in misura maggiore le donne (70%), ma non risparmia il sesso maschile (68%).
Dove si localizzano
E’ un disturbo multifattoriale che dipende da fattori primari (sesso, età, genetica, ormoni) e secondari (attività fisica, abitudini alimentari o voluttuarie).
La distribuzione del grasso nel sesso femminile è definita ginoide (a pera) con tessuto adiposo concentrato a livello di trocanteri, glutei, cosce e addome al di sotto dell’ombelico.
Nel sesso maschile la distribuzione del grasso è definita androide (a mela), ovvero concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell’addome al di sopra dell’ombelico.
Le adiposità localizzate possono essere associate a livelli elevati di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.
Trattamento senza bisturi
Il disturbo, di solito, insorge sopra i 40 anni, anche se è sempre più frequente anche nei giovani. Persone con uno stile di vita sedentario e una dieta squilibrata sono maggiormente a rischio, anche se in questi soggetti si osserva di solito un accumulo di grasso generalizzato.
Gli ormoni hanno un ruolo importante, ad esempio un basso livello di testosterone associato ad un elevato livello di cortisolo, tende a favorire l’adiposità addominale. Mentre alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento del grasso negli arti inferiori.
Oltre alle tradizionali metodiche, i pazienti cercano un trattamento non invasivo, indolore e che permetta il prima possibile di rimuovere queste adiposità localizzate.